Ottobre 2025

FIORI SPEZZATI, SOGNI SOSPESI: IL GIARDINO SEGRETO DELL’IMPERFEZIONE

"Broken Flowers" è una mostra che racconta la fragilità del reale e la sua necessaria trasformazione. Cinque artisti — Manuel Esposito, Cristiano Pizzi, Flaminia Veronesi, Davide Volpi e Andreas Zampella — intrecciano linguaggi diversi per tradire la realtà e renderla finalmente visibile. Tra ironia e malinconia, leggerezza e inquietudine, le loro opere fioriscono in uno spazio sospeso, dove la bellezza nasce proprio dalla crepa. Una riflessione poetica sul quotidiano, sul sogno e sull’impossibilità — o forse sulla necessità — di credere ancora nel vero.

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NASCERE ANCORA: IVANA BAŠIĆ E LA FORMA DEL DISSOLVERSI

In “Fantasy vanishes in flesh”, Ivana Bašić esplora la materia come soglia tra corpo e spirito, realtà e dissoluzione. Le sue sculture, sospese tra umano e post-umano, mettono in scena processi di metamorfosi in cui la carne diventa simbolo di pressione, fragilità e trasformazione. Attraverso materiali come cera, bronzo, vetro e acciaio, Bašić costruisce un linguaggio alchemico che traduce in forma la tensione tra distruzione e rinascita. La mostra alla galleria Francesca Minini diventa così una meditazione sulla disintegrazione del sé, sulla permeabilità dei confini tra vita e morte, e sulla possibilità di un’esistenza oltre l’umano.

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MAI MASRI: LA RESISTENZA È FEMMINILE PLURALE

Negli ultimi giorni circolano parole come “armistizio”, “pace”, “accordo”: al prezzo di quante vite si osa parlare di una pace così fragile e falsa? Ci sono troppe voci che hanno ancora da ribattere nonostante siano state mutate per sempre dal silenzio della morte. Ci sono voci che non gridano, ma restano, che si insinuano nei silenzi della storia, nei muri crepati delle case distrutte, nei volti dei bambini che imparano a sorridere anche dove la terra brucia. Tra queste voci, quella di Mai Masri è limpida e ferma, come una mano che regge la cinepresa non per spettacolo, ma per testimonianza.

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SUMUD DI SLIMAN: ULIVI E CREPE

Sliman Mansour, artista palestinese, intreccia nelle sue opere memoria e resistenza, trasformando la terra, il fango e i frutti della sua patria in simboli di identità e perseveranza. Attraverso figure femminili, ulivi, arance e villaggi perduti, i suoi dipinti raccontano storie di radici che non si dimenticano e di un popolo che esiste anche nell’assenza. Le sue tele non sono solo immagini: sono testimoni silenziosi del dolore, della bellezza e della forza della Palestina, dove ogni crepa nel fango diventa segno di vita e ogni pennellata un atto di resistenza. Questo testo esplora la malinconia e la poesia della sua arte, mostrando come l’atto creativo possa essere al contempo memoria, denuncia e carezza per l’anima.

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Settembre 2025

VOLTI SENZA VOCE, PRESENZE SENZA TEMPO

La mostra “Humans and Expression” di Keiji Ito, presentata da kaufmann repetto, è un viaggio nel silenzio come forma di presenza. Tra ceramica e pittura, l’artista giapponese esplora il volto umano non come ritratto ma come soglia interiore, dove immobilità e sobrietà diventano linguaggio. Le sue opere incarnano lo shibui, un’eleganza sommessa che accoglie il caso del fuoco e la memoria della terra, trasformando la materia in respiro trattenuto. Più che espressione, le sculture e i dipinti di Ito offrono un invito alla contemplazione: non chiedono interpretazione, ma attenzione.

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ARCIPELAGHI DI PIETRA E BOLLE D’ARIA: I PAESAGGI FRAGILI DI NINA CANELL

Days of Inertia di Nina Canell esplora la fragilità e la permeabilità della scultura, sospesa tra materia e immateriale. Lastre di marmo e oggetti quotidiani si aprono a memorie geologiche, attraversati da agenti invisibili – polvere, vibrazioni, suoni – che ne trasformano l’essenza. L’opera si riversa oltre i confini espositivi, evocando una coralità instabile e una coreografia del disordine, dove macchina e pietra si incontrano in un moto imprevedibile. Tra mormorii, vibrazioni e passaggi inattesi, la scultura si dissolve in organismo vivo, esposto al tempo e agli elementi, invitando lo spettatore a sostare in uno spazio di incertezza e ascolto.

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