SOTTO LA PELLE DELLA LUCE: ENTRANDO (E USCENDO) DA NAN GOLDIN

Pubblicato il 2 dicembre 2025 alle ore 11:00

"This Will Not End Well" di Nan Goldin si presenta come un viaggio immersivo dentro l’intimità delle immagini: un villaggio di padiglioni bui in cui gli slideshow dell’artista pulsano come ricordi in movimento. Attraversando opere che oscillano tra festa, trauma, dipendenza e mito, la mostra si rivela un’esperienza sensoriale e emotiva più che una semplice esposizione. L’ingresso è un richiamo sottile, l’uscita un ritorno lento alla superficie: Goldin non offre un finale rassicurante, ma la consapevolezza che la vita — fragile, contraddittoria, luminosa — continua comunque a chiedere di essere guardata.

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Non ricordo il momento esatto in cui ho davvero varcato la soglia dello spazio di This Will Not End Well. Ero ancora nell’atrio dell’HangarBicocca quando una vibrazione sottile, quasi un mormorio, ha iniziato a seguirmi. Era Bleeding, l’installazione sonora del Soundwalk Collective: più che un’introduzione, una corrente d’aria che ti sfiora prima che tu possa decidere se lasciarti andare o fare un passo indietro. Così ho oltrepassato l’ingresso senza accorgermene, attirata da un suono che non smetteva di chiamare.

Poi il buio. Poi la luce. Poi le immagini che scattano, una dopo l’altra, come battiti.

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin l’ho sempre pensata come qualcuno che non fotografa: testimonia. Lo dice lei stessa: “I miei slideshow sono film composti da fotogrammi”. È un cinema senza attori, senza scenografia, senza distanza. Un cinema che ti mette davanti l’altro con la stessa violenza gentile con cui ti mette davanti te stesso. In questa mostra, per la prima volta dedicata unicamente al suo lavoro come filmmaker, questo linguaggio si dilata e si intreccia in un corpus di slideshow che occupa diversi padiglioni progettati da Hala Wardé, quasi fossero case, rifugi, confessionali aperti.

Cammino tra questi padiglioni come tra le stanze di una vita che potrei aver vissuto anch’io — il desiderio, la dipendenza, la gioia, la perdita, la tenerezza. The Ballad of Sexual Dependency, che Goldin ha riveduto per quarant’anni, è ancora lì, tremante e viva, capace di mostrarmi una libertà che io non ho mai conosciuto davvero, quella degli anni prima dell’AIDS, delle amicizie sacre e sfrenate, del corpo come casa ma anche come pericolo.

Con The Other Side innanzi a me, sento invece la delicatezza di uno sguardo che non osserva, ma accompagna: la comunità trans, ritratta nell’arco di decenni, appare come una famiglia scelta, un coro di voci che reclama spazio, dignità, storia.

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

E poi c’è Sisters, Saints, Sibyls, presentata nel grande Cubo dell’Hangar, che richiama l’architettura de La Chapelle de la Salpêtrière di Parigi. Nel silenzio quasi liturgico dello spazio, incontrare le figure di cera — la giovane donna, l’uomo sollevato — è come toccare un fantasma. Qui il trauma familiare di Goldin, la memoria della sorella suicida, incontra chiunque abbia perso qualcuno e continui a portarne il peso nel corpo, nei gesti, nei giorni. Sento lo spazio stringersi e dilatarsi insieme ai miei pensieri.

La mostra prosegue come un continuo andirivieni tra intimità ed estasi. Fire Leap mi riporta all’infanzia, ma un’infanzia senza nostalgia, fatta di sguardi immediati, senza filtri. Memory Lost è un viaggio claustrofobico nell’astinenza da droghe — un’opera che sembra respirare male, ansimare, come se anche lo spettatore fosse costretto a perdere l’aria un fotogramma dopo l’altro. Sirens, infine, mi cattura con il suo ritmo ipnotico, un viaggio nell’estasi che non tenta di essere morale né immorale: semplicemente, è.

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

A Milano, arrivano anche due lavori nuovi: You Never Did Anything Wrong (2024), meditazione astratta sulla vita e sulla morte che prende forma da un mito antico sull’eclissi; e Stendhal Syndrome (2024), in cui i miti di Ovidio diventano ritratti di amici, un intreccio di passato e presente, di arte antica e vita vissuta. Ed è in questo dialogo con l’arte che riconosco una cosa che mi sorprende sempre in Goldin: la sua capacità di essere radicalmente contemporanea e insieme antica, quasi archetipica, come se parlasse da sempre e per sempre allo stesso modo.

Quando ho lasciato l’ultimo padiglione non ho sentito di “uscire” davvero. Piuttosto, è stato come tornare lentamente in superficie dopo essere rimasta troppo a lungo sott’acqua. Il titolo della mostra — This Will Not End Well — mi è tornato addosso con un sorriso amaro: non era una profezia, ma una constatazione affettuosa. La vita non promette finali puliti.
Eppure, mentre varcavo di nuovo la luce dell’Hangar, mi sono accorta che qualcosa in me si era mosso, come quando una storia ti guarda negli occhi e ti ricorda che, nonostante tutto, continui a esserci. Continui a vedere. Continui a sentire.

 

S. F. C.

 

Nan Goldin

This Will Not End Well

Mostra organizzata dal Moderna Museet, Stoccolma, in collaborazione con Pirelli HangarBicocca, Milano, Stedelijk Museum Amsterdam, Neue Nationalgalerie, Berlino, e Grand Palais Rmn, Parigi

A cura di Roberta Tenconi con Lucia Aspesi

Pirelli Hangar Bicocca, via Chiese, 2, Milano

11 ottobre 2025 - 15 febbraio 2026

 

PHOTO GALLERY

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

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© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
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Nan Goldin, This Will Not End Well.  Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025
© Nan Goldin. Courtesy l’artista, Gagosian e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto Agostino Osio

 

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