La mostra Body of Evidence al PAC di Milano offre un'immersione intensa nell’opera di Shirin Neshat, artista iraniana che ha fatto del corpo femminile il fulcro di una riflessione estetica e politica. Attraverso fotografie, video e installazioni, il percorso espositivo ripercorre oltre trent’anni di produzione, mettendo in luce come temi quali esilio, identità, spiritualità e resistenza si intreccino nella sua poetica. Il corpo, soprattutto quello femminile, diventa superficie narrativa e simbolica, come esemplificato dalla serie Women of Allah, dove immagine e scrittura persiana si fondono in una denuncia silenziosa ma potente. La curatela, attenta e misurata, valorizza il dialogo tra Oriente e Occidente e amplifica la portata contemporanea delle sue opere, in un momento storico segnato da nuove minacce ai diritti delle donne. Body of Evidence si configura così come una testimonianza visiva profonda e urgente sui temi della libertà, della memoria e della voce femminile.

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre
La mostra Body of Evidence al PAC di Milano è più di una retrospettiva: è un viaggio immersivo nella poetica visiva di Shirin Neshat, artista che ha saputo trasformare l’esilio, il corpo e la memoria collettiva in strumenti di riflessione politica e identitaria. Il titolo stesso, letteralmente il Corpo come prova, anticipa il fulcro tematico della mostra: in primis, il corpo femminile è il campo di battaglia simbolico, luogo di oppressione ma anche di resistenza. Nei suoi scatti più iconici – come quelli della serie Women of Allah – il corpo velato si fa testo, superficie su cui si inscrivono versi poetici e tensioni politiche. La fusione tra immagine e scrittura persiana crea un cortocircuito visivo potentissimo: la donna diventa soggetto attivo, silenzioso ma eloquente.

Shirin Neshat, Fervor, 2000, Stampa ai sali d’argento
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista e Gladstone Gallery
La mostra si muove cronologicamente e concettualmente, attraversando opere fotografiche, video e installazioni che documentano oltre trent’anni di produzione. Ogni sala diventa un frammento di narrazione, spesso sospeso tra intimità e dissenso, spiritualità e trauma. In particolare, opere come le videoinstallazioni The Last Word o The Fury rivelano la capacità di Neshat di raccontare l’esperienza individuale del dolore come specchio di un’esperienza corale e condivisa. Un aspetto centrale dell’esperienza è il rapporto tra l’Oriente e l’Occidente del mondo dove non viene sottolineato uno sguardo giudicante da una parte rivolta all’altra, ma una tensione continua tra appartenenza e distanza. La curatela di Diego Sileo e Beatrice Benedetti è attenta, pulita, e lascia spazio all’opera senza sovraccaricarla di interpretazioni; il percorso espositivo riesce a rispettare la dimensione lirica dell’artista, ma allo stesso tempo ne amplifica il messaggio politico.

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre
In un tempo in cui i diritti delle donne sono nuovamente sotto attacco in molte parti del mondo, la mostra assume un’ulteriore urgenza contemporanea. È una riflessione potente su identità, libertà, censura e voce, temi che Shirin Neshat affronta con una coerenza e una delicatezza raramente riscontrabili nel panorama artistico internazionale.
S. F. C.
Shirin Neshat
Body of evidence
A cura di Diego Sileo e Beatrice Benedetti
PAC, via Palestro, 14, Milano
28 Marzo 2025 – 8 Giugno 2025
PHOTO GALLERY

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Fervor, 2000, Stampa ai sali d’argento
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista e Gladstone Gallery

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Rapture, 1999, Stampa ai sali d’argento
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Noirmontartproductions

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Rapture, 1999, Stampa ai sali d’argento
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Noirmontartproductions

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Rapture, 1999, Stampa ai sali d’argento
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Noirmontartproductions

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Rapture, 1999, Stampa ai sali d’argento
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Noirmontartproductions

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Land of Dreams, 2019, Still da video, Video installazione a due canali
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Goodman Gallery

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Land of Dreams, 2019, Still da video, Video installazione a due canali
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Goodman Gallery

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Land of Dreams, 2019, Still da video, Video installazione a due canali
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Goodman Gallery

Shirin Neshat, Body of Evidence. Courtesy PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano. Foto Nico Covre

Shirin Neshat, Land of Dreams, 2019, Still da video, Video installazione a due canali
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Goodman Gallery

Shirin Neshat, Land of Dreams, 2019, Still da video, Video installazione a due canali
Copyright Shirin Neshat. Courtesy l’artista, Gladstone Gallery e Goodman Gallery
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