Fino al 3 Maggio 2025 la Galleria Doris Ghetta apre le porte della sua sede milanese a “A Monument to Instability”, la prima mostra personale di Judith Neunhäuserer nello spazio di via Ventura 6. L’artista, da sempre interessata alle intersezioni tra arte, scienza e cultura, propone un percorso denso e stratificato, in cui la materia diventa veicolo di riflessione su instabilità, interdipendenza e trasformazione.

Formation of a quantum henge (installation view II), 2025, granite, ca. 24x24 meters, ZQE, Garching Forschungszentrum (DE), ph Judith Neunhäuserer
A Monument to Instability è un’indagine materica e concettuale sulla precarietà del reale, un invito a rivedere i modelli lineari di causa-effetto, e a comprendere la realtà come un sistema complesso e interrelato. Come un monumento che sfida la propria stessa solidità, Judith Neunhäuserer ci invita a riflettere su cosa significhi davvero stabilità, e su come, nel cuore dell’instabilità, possano germogliare nuove possibilità,
Il fulcro della mostra è rappresentato dalla monumentale installazione Formation of a Quantum Henge, composta da quasi cinquanta blocchi di granito disposti secondo uno schema ispirato al Quantum Corral, una delle immagini simbolo della meccanica quantistica. L’opera mette in dialogo il mondo microscopico della nanotecnologia con la scala macroscopica delle strutture megalitiche preistoriche. L’uso della pietra e delle sue duplicazioni, insieme alle fresature che evocano collisioni e onde, suggerisce una visione della materia come qualcosa di fluido e incerto, dove posizione e identità sono in costante ridefinizione.

Old Ice and Us- 2024- publication - 544 pages - (German and English) - 13x19 cm - edition 400 - Ness Books Paris - second picture
Sembra assurdo prendere coscienza che siano delle microscopiche particelle a dare l’equilibrio a tutto ciò che ci circonda e Neunhäuserer mette davanti ai nostri occhi questa coscienza come se le manifestazioni nella galleria fossero dei microscopi alternativi.
La mostra si articola attraverso opere che continuano a interrogare la materia e le sue possibilità, come il pendolo caotico The point of highest instability contains most possibilities (triple pendulum), omaggio visivo al principio di indeterminazione e alla natura probabilistica della realtà. Qui, bracci in legno e granito oscillano in modo imprevedibile, illuminati da un laser verde che rimanda agli esperimenti di interferenza e ai tagli effettuati per l’installazione monumentale.

Ice stalagmites 1 and 2, group show Schatten auf Schnee, 2024, 5x5x25 cm, ph Tiberio Sorvillo
A chiudere il cerchio, ma solo apparentemente, è la scultura Entangled particles, frozen waves, nata da una spedizione nell’Artico. Il blocco di ghiaccio originario è stato scansionato e trasformato in un doppio in gesso e fieno, materiali fragili e naturali, evocando il legame invisibile ma persistente tra particelle entangled” e l’estrema vulnerabilità dell’ecosistema artico.
S. F. C.
Judith Neunhäuserer
A monument to instability
Galleria Doris Ghetta, via Ventura, 6, Milano
18 Marzo 2025 – 3 Maggio 2025
PHOTO GALLERY

Formation of a quantum henge (Videostill I), 2025, video (4K), ca. 25 min, with sound, DOP - Nicolàs Rupcich

Formation of a quantum henge (installation view I), 2025, granite, ca. 24x24 meters, ZQE, Garching Forschungszentrum (DE), ph Judith Neunhäuserer

Old Ice and Us- 2024- publication - 544 pages - (German and English) - 13x19 cm - edition 400 - Ness Books Paris

Installation view - A Monument to Instability - ph credits Luca Meneghel

Formation of a quantum henge (Videostill II), 2025, video (4K), ca. 25 min, with sound, DOP - Nicolàs Rupcich

Formation of a quantum henge (Videostill III), 2025, video (4K), ca. 25 min, with sound, DOP - Nicolàs Rupcich

Formation of a quantum henge (Videostill IV), 2025, video (4K), ca. 25 min, with sound, DOP - Nicolàs Rupcich

Installation view 2 - A Monument to Instability - ph credits Luca Meneghel
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