Yael Bartana, figura di spicco dell'arte contemporanea, ha recentemente mostrato la potenza della sua visione creativa alla Biennale di Venezia 2024, nella mostra Stranieri ovunque, curata da Adriano Pedrosa. In particolare, l'installazione video “Mir zaynen do!” presso la galleria Raffaella Cortese di Milano esplora i temi di utopia, identità e disillusione, indagando i confini tra sogno e realtà. L'opera, frutto di una collaborazione con i gruppi Coral Tradição e Ilú Obá De Min, intreccia le tradizioni ebraiche e afro-brasiliane per creare un potente coro che rivendica una presenza e un’appartenenza universale: Noi siamo qui!. La performance evoca un senso di appartenenza e resistenza di fronte a una società che tende all'emarginazione, visibile nel ritmo delle percussioni e nella delicatezza delle voci. Bartana presenta anche Generation Ship, un modello ispirato al suo progetto Light to the Nations, in cui un’astronave simbolica, costruita secondo i principi della Cabala, rappresenta un veicolo per la continuità culturale e la speranza. Attraverso queste opere, Bartana ci invita a riflettere sulla possibilità di una nuova terra promessa per le future generazioni, dove utopia e resilienza si fondono in una visione di convivenza multiculturale.
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
Yael Bartana è uno dei nomi più importanti nel panorama dell’arte contemporanea; dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia 2024 Stranieri ovunque, curata da Adriano Pedrosa, si è vista la grandezza creativa impattante di un’artista in grado di smuovere animi anche con una semplice video-installazione come nel caso della mostra Utopia Now! in corso presso la galleria Raffaella Cortese di Milano.
Il titolo stesso suggerisce il tentativo di un’esplorazione profonda tra ciò che segna il confine tra sogno e realtà, utopia e distopia e il video Mir zaynen do! (letteralmente: Noi siamo qui!) mostra il rapporto intrecciato tra ciò che è in grado di innescare il più lieve senso di speranza e tra ciò che, invece, fa crollare tutto nella profondità della disillusione più oscura.
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
Mir zaynen do! è un progetto che vede la collaborazione con il gruppo Coral Tradição e Ilú Obá De Min, entrambe due realtà che presentano l’omogeneità variegata della comunità brasiliana. Coral Tradição con la direzione della maestra Hugueta Sendacz porta avanti la tradizione musicale folkloristica della comunità ebraica, radicatasi in Brasile per sfuggire alle persecuzioni in Europa nel periodo della Second Guerra Mondiale; dall’altra parte, Ilú Obá De Min è un collettivo musicale e culturale con lo scopo di mantenere e diffondere la cultura afrodiscendente che accumuna gran parte della comunità che popola la nazione Brasiliana. Yael Bartana, con l’unione di questi due gruppi, esplora la speranza che segue la diaspora: la speranza di gridare a pieni polmoni “IO SONO QUI! NOI SIAMO QUI!”.
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
Il ritmo prepotente delle percussioni si mescola alla dolcezza delle voci, in una festa fantasmagorica: siamo tutti il pubblico di un teatro vuoto, abbandonato, che assiste allo spettacolo di fantasmi, perché è così che Ilú Obá De Min e Coral Tradição continuano a essere percepiti da una realtà politica estremamente ghettizzante. Grazie alla video-installazione di Bartana, anche noi dall’altra parte dell’oceano vediamo che loro sono qui.
Un’altra opera fondamentale è Generation Ship, un modello ispirato al progetto Light to the Nations di Bartana, presentato alla Biennale di Venezia nel padiglione tedesco. Questa astronave immaginaria, costruita secondo i principi matematici e geometrici della Cabala ebraica, rappresenta un veicolo di salvezza e continuità culturale: un microcosmo dove la vita umana potrebbe prosperare attraverso generazioni, portando con sé tradizioni e innovazioni. Le nuove generazioni che hanno imparato i valori della tolleranza e della convivenza culturale si fanno largo nell’universo alla ricerca di una nuova terra promessa.
È un sogno, un’utopia? Probabile, ma non impossibile.
S. F. C.
Yael Bartana
Utopia Now!
Galleria Raffaella Cortese, via Stradella, 7-1-4, Milano
4 Ottobre 2024 - 23 Dicembre 2024
PHOTO GALLERY
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
Light to the Nations – Generation ship, 2024, 3D printing, stainless steel, PETG (thermoplastic polyester), PA12 (nylon polymer) with mirrored base
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola
Light to the Nations – Generation ship, 2024, 3D printing, stainless steel, PETG (thermoplastic polyester), PA12 (nylon polymer) with mirrored base
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
Mir Zaynen Do! (We are here!), 2024, one channel video and sound installation, 12 min
Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola,
Production Photos Pablo Saborido
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