UN MUSEO DENTRO IL MUSEO: L’ARCHIVIO ALTERNATIVO DI POST SCRIPTUM

Pubblicato il 7 novembre 2024 alle ore 11:00

La mostra "Post Scriptum: Un museo dimenticato a memoria" curata da Luca Lo Pinto (4 ottobre 2024 - 16 febbraio 2025) esplora il concetto di memoria e oblio all'interno delle istituzioni museali. Riunendo artisti di epoche e pratiche diverse, come Felix Gonzalez-Torres, Allan Kaprow e Isa Genzken, l’esposizione sfida la concezione tradizionale del museo come luogo di sola conservazione, proponendolo invece come spazio di rielaborazione critica. L’allestimento frammentato e non lineare invita i visitatori a costruire un percorso soggettivo tra opere e artisti marginalizzati o dimenticati, dando voce a narrazioni alternative spesso escluse dalla storia dell’arte ufficiale. La mostra diventa così una riflessione sul ruolo del museo nel preservare, ma anche nel riscrivere, il nostro patrimonio culturale.

 

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

La mostra Post Scriptum: Un museo dimenticato a memoria, a cura di Luca Lo Pinto presso il MACRO di Roma, rappresenta un'innovativa riflessione sul concetto di museo e sulla memoria collettiva che esso conserva, esplora e talvolta dimentica. Attraverso la partecipazione di artisti sia storicizzati che emergenti, l’esposizione indaga la natura stessa dell’archivio museale e il modo in cui il passato può essere riattivato nel presente.

L’idea alla base della mostra è fortemente concettuale: Lo Pinto cerca di creare un museo dentro il museo, ponendo in evidenza l’invisibilità di certe opere e di alcuni artisti dimenticati o marginalizzati, nonché il fenomeno della perdita di memoria collettiva all’interno delle istituzioni culturali. Il titolo Post Scriptum richiama l’idea di un’aggiunta o di una postilla, suggerendo che questo museo dimenticato sia una sorta di nota a margine della storia dell’arte ufficiale, che merita di essere riscoperta e rimessa in circolazione.

 

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

La mostra include una gamma eterogenea di artisti provenienti da epoche, culture e media diversi; questa varietà riflette la volontà di raccogliere frammenti di pratiche artistiche e di memorie differenti, tutte unite dall’esplorazione di ciò che è stato dimenticato, volutamente trascurato o non canonizzato. Gli artisti selezionati portano avanti pratiche che spaziano dalla performance all’installazione, passando per la fotografia e l’arte concettuale, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva che sfida la concezione di un museo come luogo statico.

Alcuni artisti sono celebri per la loro capacità di affrontare il tema della perdita e dell’assenza attraverso opere che incoraggiano l'interazione e il coinvolgimento personale dello spettatore. Altri, invece, sono pionieri dell’happening e della performance art, introducendo dinamiche di partecipazione attiva e di effimero che mettono in discussione la conservazione tradizionale delle opere. L'inclusione di artisti meno conosciuti, non ancora storicizzati dal sistema, accentua il dialogo tra passato e presente, evidenziando la mutevolezza e la rinegoziazione costante dei canoni estetici e delle priorità museali.

 

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

L'allestimento di Post Scriptum è concepito come un percorso che si snoda tra spazi diversi, invitando i visitatori a confrontarsi con la disposizione volutamente non lineare delle opere. La scelta di presentare opere in ambienti che possono sembrare fuori posto o di lasciare alcune stanze parzialmente vuote può essere letta come una metafora dell’oblio e della discontinuità della memoria, una sorta di mappa frammentata della storia dell’arte che obbliga i visitatori a ricostruire un percorso soggettivo. Questa frammentazione strutturale ricorda come il concetto stesso di collezione museale sia spesso incompleto e soggetto a ripetute riscritture.

Temi centrali della mostra sono la memoria, la perdita e l’idea di una narrazione artistica non lineare. Luca Lo Pinto sembra voler suggerire che il museo, anziché essere un luogo di pura conservazione, possa diventare uno spazio di rielaborazione critica, dove l’assenza e la dimenticanza siano riconosciute come parte intrinseca del nostro patrimonio culturale. La scelta di includere opere e artisti marginalizzati sottolinea l’esistenza di una memoria alternativa e poco visibile, ma non per questo meno rilevante. Il “museo dimenticato” del titolo allude a tutte le storie e le voci che, pur avendo avuto un ruolo significativo, non hanno trovato uno spazio permanente all’interno della narrazione ufficiale.

 

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

Post Scriptum si configura come una mostra che, pur portando alla luce una memoria dimenticata, induce a riflettere su cosa significhi ricordare in un contesto istituzionale. Attraverso un allestimento che stimola la partecipazione critica e una selezione di opere che sfidano le convenzioni museali, la mostra invita a immaginare un museo non come una raccolta statica, ma come un luogo in continua evoluzione.

 

S. F. C.

 

Post Scriptum
Un museo dimenticato a memoria
A cura di Luca Lo Pinto

MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, via Nizza, 138
4 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025

 

Con Tolia Astakhishvili (con Thea Djordjadze, Heike Gallmeier, Dylan Peirce), Absalon, Vincenzo Agnetti, Maurizio Altieri, Alex Bag, Beatrice Bonino, Victor Cavallo, Francesca Cefis, Alassan Diawara, Buck Ellison, Luciano Fabro, Hamishi Farah, Simone Forti, Pippa Garner, Alberto Garutti, Isa Genzken, Lenard Giller, Felix Gonzalez-Torres, Adam Gordon, Pierre Guyotat, Sohrab Hura, Thomas Hutton, Allan Kaprow, KUKII (aka Lafawndah), Rosemary Mayer, Sandra Mujinga, Charlemagne Palestine, Paolo Pallucco & Mireille Rivier, Lorenzo Silvestri, Diane Simpson, Lukas Wassmann, Gillian Wearing, Issy Wood

 

 

PHOTO GALLERY

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

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Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

Exhibition view, Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria, MACRO, Ph. ©piercarloquecchia ©dsl__studio

 

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