CLAUDE RUTAULT: SFIDE CONCETTUALI NELL'ARTE CONTEMPORANEA

Pubblicato il 11 aprile 2024 alle ore 11:00

Attraverso una curata selezione di opere, la mostra di Claude Rutault, presso la Galleria Federico Vavassori, invita il pubblico a sfidare le convenzioni tradizionali della pittura e ad esplorare il concetto di definizione come principio guida nel processo creativo di Rutault. L'opera emblematica "de-finition/method 90" del 1976, esemplifica questa filosofia attraverso la sua complessità concettuale e la sua sfida spazio-temporale.

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

La Galleria Federico Vavassori di Milano accoglie una straordinaria mostra dedicata a Claude Rutault e alla sua memoria di artista, offrendo al pubblico un'opportunità unica di immergersi nell'universo artistico di uno dei pionieri dell'arte concettuale. Dal 12 marzo 2024 il pubblico milanese dell’arte contemporanea visitatori ha l'occasione di confrontarsi con le opere innovative e provocatorie di Rutault, che sfidano le convenzioni tradizionali della pittura, nella sua nozione più accademica, e spingono gli spettatori a interrogarsi sul significato dell'arte stessa.

La mostra, curata con attenzione dalla Galleria Federico Vavassori con il prezioso aiuto di Ninon Rutault e Galerie Perrotin, presenta una mirata selezione di opere che abbracciano la ricerca artistica nell’ampio contesto della carriera di Rutault. Un aspetto fondamentale, come già accennato in precedenza, riguarda proprio i limiti della pittura e la sfida che Rutualt porta avanti con la sua eredità artistica.

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Dipingere non era la cosa più importante per Claude Rutault, che diceva anche di non scegliere il colore dei suoi dipinti. Tuttavia, si definiva un pittore dato che coltivava una forte passione per la pittura, la sua storia, la sua evoluzione, i suoi paradossi, i suoi vicoli ciechi, i suoi rimbalzi e le sue reinvenzioni. Lui stesso concepiva così il suo lavoro, materiale in perpetua e metodica ridefinizione, presentata sotto forma di «definizioni-metodi». Questi testi brevi e sintetici, scritti senza maiuscole, specificano le modalità di realizzazione della pittura, delegata a colui che se ne fa carico.

(Claude Rutault, secondo i maestri. La porta della pittura, Musée d’Orsay. Link: https://www.musee-orsay.fr/it/agenda/mostre/claude-rutault-secondo-i-maestri-la-porta-della-pittura)

Infatti, uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Rutault è il suo concetto di definizione un principio che sottolinea l'importanza del processo creativo e dell'interazione tra l'artista, l'opera e lo spettatore. In molte delle sue opere, l’intento artistico non è tanto quello di rappresentare e definire la realtà circostante, quanto lasciare una domanda aperta alla visione dello spettatore, che è l’ultimo ingrediente che completa l’opera. Questo approccio sfida la nozione tradizionale dell'opera d'arte come oggetto statico e invita il pubblico a partecipare attivamente al processo creativo, rendendo ogni esperienza artistica unica e personale. L’atto di osservare non è più una contemplazione, ma un completamento.

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

All'interno della mostra presso la Galleria Federico Vavassori, i visitatori si confrontano con opere che incarnano questa filosofia, come de-finition/method 90, del 1976. Si tratta di un’opera che si può identificare come l’esempio cardine della ricerca artistica e concettuale di Rutault. Quest'opera, seppur apparentemente invisibile al primo impatto, cela al suo interno un'enigmatica complessità concettuale che merita di essere esplorata.

A livello tecnico, sono due tele montate su cornici, identiche per dimensioni e forma. Ciò che le rende particolari è il loro colore, perfettamente mimetizzato con quello della parete su cui sono appese. Se unite, le tele formerebbero un cerchio, anzi, si completerebbero nella forma del cerchio. Tuttavia, l'artista sceglie di collocarle in spazi differenti, garantendo che non possano essere percepite simultaneamente da un unico punto di vista. Questo accorgimento induce una sorta di divisione spazio-temporale, in cui ciascuna parte dell'opera appartiene a un soggetto diverso.

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

La mostra di Claude Rutault presso la Galleria Federico Vavassori rappresenta un'opportunità straordinaria per gli amanti dell'arte di scoprire il lavoro di uno degli artisti più innovativi e influenti della nostra epoca. Con opere che sfidano le aspettative e stimolano la mente, l'esposizione offre un'esperienza unica e coinvolgente che non mancherà di lasciare un'impronta duratura nei cuori e nelle menti degli spettatori.

È un appuntamento imperdibile che promette di ispirare e provocare, con l'opportunità di immergersi nel lavoro di questo straordinario artista concettuale e di lasciarsi trasportare dalle sue sfide concettuali e dalla sua visione innovativa.

 

S. F. C.

 

Claude Rutault

Galleria Federico Vavassori, via Giorgio Giulini 5, Milano

12 Marzo – 26 Aprile 2024

 

PHOTO GALLERY

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

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Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

Courtesy of the artist and Galerie Perrotin. Foto di Alessandro Zambianchi 

 

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