BEEP, HONK, TOOT: LA GRAMMATICA VISIVA DI HAIM STEINBACH

Pubblicato il 19 novembre 2024 alle ore 11:00

La mostra “beep honk toot” di Haim Steinbach alla Galleria Lia Rumma di Milano esplora i temi centrali della pratica artistica dell’autore: la mensola strutturalista come piattaforma espositiva e i testi trovati come oggetti visivi e sonori. Introducendo il concetto di "testo condensato", Steinbach rielabora opere murali, frammentandole e riorganizzandole in griglie cromatiche e strutture dinamiche. Al secondo piano, opere storiche come “Particle Board with Black Shapes” dialogano con nuove composizioni di mensole, sottolineando la continuità tra griglia, forma e tridimensionalità. La mostra intreccia oggetti, materiali e associazioni culturali, invitando il pubblico a riflettere sulla grammatica visiva e sulle intersezioni tra controllo e casualità.

 

Haim Steinbach, every single day (condensed) 2, 2020, Vinile opaco, 365,76 x 287,12 cm

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

La Galleria Lia Rumma di Milano ospita una nuova e coinvolgente mostra di Haim Steinbach, un artista che ha saputo esplorare i confini tra oggetto, testo e significato con una precisione concettuale che sfida le convenzioni. La mostra, intitolata beep honk toot, propone un viaggio attraverso i temi chiave del lavoro di Steinbach, introducendo al contempo nuove direzioni che ampliano la portata della sua pratica.

Al centro del lavoro di Steinbach c'è la mensola strutturalista, una piattaforma che offre uno spazio rigorosamente calibrato per la selezione e la disposizione degli oggetti. Le mensole non sono semplici supporti ma vere e proprie unità linguistiche, che articolano un dialogo tra forma, funzione e contesto. Allo stesso modo, i testi trovati di Steinbach sono elementi tipografici che mantengono intatta la loro origine visiva e sonora, trasformandosi in componenti dinamici di una narrativa espositiva. Questo tipo di opere rendono evidente questa dimensione: i caratteri tipografici sembrano "parlare", evocando l’oralità attraverso una rappresentazione visiva.

 

Haim Steinbach, Untitled (kong, books, sculpture, head, totem), 202. Mensola in legno laminato in plastica, gioco da masticare in gomma per cani, 2 libri, mattone, scultura in ceramica, scultura in argilla, scultura in metallo, 52,5 × 110,5 × 23,5 cm

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

La mostra si apre con un'opera murale presentata al piano terra; Steinbach frammenta e riorganizza il testo, creando un puzzle visivo che sfida il visitatore a ricostruire significati latenti. Il testo condensato diventa così una metafora delle associazioni frammentarie che costellano l’esperienza visiva e sonora contemporanea.

Al primo piano della mostra, lo spettatore è invitato a esplorare ulteriormente il concetto di condensazione. Steinbach reinterpreta il testo originale attraverso una griglia composta da nove riquadri. Qui, il colore emerge come elemento chiave: le tessere, selezionate casualmente e talvolta cancellate, diventano il risultato di un processo generativo che fonde il rigore del design con l’imprevedibilità del caso. La tela si trasforma in una piattaforma per interrogare la convenzione del dipinto come oggetto tradizionale, riflettendo sulla sua relazione con la struttura architettonica.

 

Haim Steinbach, Installation view “beep, honk, toot.” Galleria Lia Rumma, Milano, 2024

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

Procedendo con il percorso espositivo, Steinbach torna alle sue origini artistiche con sei opere della serie Particle Board with Black Shapes degli anni Settanta, accanto a tre nuove composizioni di scaffali. I pannelli in truciolato, decorati con forme nere realizzate tramite stencil, giocano sul concetto di ritaglio sia in senso fisico che logico. Questi frammenti, derivati da griglie geometriche, prefigurano le sue recenti opere condensate. Le mensole a cuneo, invece, prolungano questa grammatica in tre dimensioni, collegando il piano bidimensionale della griglia alla tangibilità degli oggetti esposti..

Questa mostra conferma Steinbach come un maestro nell’arte di trasformare oggetti quotidiani in strumenti di riflessione estetica e culturale. Le sue opere, tra rigore e leggerezza, sfidano lo spettatore a esplorare il confine tra ordine e caos, tra controllo e libertà. Un’esperienza che non è solo visiva, ma profondamente multisensoriale, capace di farci sentire ciò che vediamo e di rendere il familiare sorprendentemente nuovo.

 

S. F. C.

 

Haim Steinbach

Beep Honk Toot

Galleria Lia Rumma, via Stilicone, 19, Milano

3 Ottobre 2024 - 14 Dicembre 2024

 

PHOTO GALLERY

 

Haim Steinbach, Installation view “beep, honk, toot.” Galleria Lia Rumma, Milano, 2024

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

Haim Steinbach, Installation view “beep, honk, toot.” Galleria Lia Rumma, Milano, 2024

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

Haim Steinbach, Installation view “beep, honk, toot.” Galleria Lia Rumma, Milano, 2024

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

Haim Steinbach, Installation view “beep, honk, toot.” Galleria Lia Rumma, Milano, 2024

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

Haim Steinbach, Installation view “beep, honk, toot.” Galleria Lia Rumma, Milano, 2024

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

Haim Steinbach, Untitled (chopsticks, coffee maker), 2024. Mensola in legno laminato in plastica; 2 porta bacchette in ceramica; 4 bacchette in legno dipinto, 40,3 x 69,2 x 23,5 cm

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

 

Haim Steinbach, trick or treat, 2024. Mensola in legno laminato in plastica, secchiello in metallo a forma di jack-o'-lantern, 2 giochi da masticare in gomma per cani, 54 × 63,5 × 27,3 cm

Ph. Agostino Osio - Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

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