LUSSUOSE OMBRE E FRAGILI VISIONI: L'INFESTAZIONE GOTICA DI TAI SHANI

Pubblicato il 5 novembre 2024 alle ore 11:00

La mostra “Lavish Phantoms of the House of Dust” di Tai Shani, ospitata alla Galleria Gió Marconi di Milano, è un’installazione immersiva che esplora i temi della decadenza, dell’entropia e della rivelazione attraverso una potente estetica gotica e onirica. Composta da sculture, dipinti, disegni e animazioni, l’opera trasforma lo spazio espositivo in un mondo spettrale in cui oggetti-feticcio, come seni di vetro illuminati e guanti sovradimensionati, si animano di una bellezza fragile e quasi evanescente. Shani costruisce un “palazzo infestato” che diventa una metafora della condizione contemporanea, un riflesso dell’accumulo e del deterioramento che pervadono la nostra epoca. Attraverso un linguaggio visivo che intreccia surrealismo e gotico, la mostra invita il visitatore a confrontarsi con le “tracce infestanti” della memoria, esaltando una delicata tensione tra l’eccesso barocco e la vulnerabilità della materia, tra il visibile e l’invisibile, in un gioco di specchi e riflessi che richiama un’elegante cosmologia del decadimento.

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

La mostra di Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust, presentata alla Galleria Gió Marconi di Milano, è un’affascinante esplorazione dell’iconografia gotica attraverso una serie di installazioni immersive, quasi come se si stesse entrando in una lussuosa villa infestata. L’esposizione include sculture, dipinti, disegni e animazioni, allestite in modo da creare un percorso sensoriale e concettuale intriso di spettri e tracce oniriche, popolato da oggetti-feticcio e simboli che richiamano un’estetica decadente e misteriosa.

Le suggestioni visive di Shani trasportano il visitatore in una casa infestata immaginaria in cui ogni elemento sembra riflettere una bellezza fragile, quasi precaria sul punto di dissolversi da un momento all’altro. Un esempio emblematico di questa sensibilità è la serie di seni in vetro soffiato sospesi che sembrano abbandonati dal corpo, come in una danza tra attrazione e rottura. La loro delicatezza – esaltata dalla fragilità del vetro, dal tenue colore verde e dall’effetto della luce interna – richiama l’essenza carnale delle dolci forme di un seno, che viene però qui “spettralizzato”, liberato dai suoi connotati materiali e sessuali per diventare un ornamento fluttuante e vulnerabile. Quest’opera si muove tra un senso di sontuosa fisicità e un’astrazione surreale, incarnando la “fantasmagoria” che permea la Casa della Polvere.

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

La mostra si articola attorno a un dialogo tra eccesso ed evanescenza, richiamando la tensione tra l’accumulo di oggetti e il loro progressivo sgretolarsi. A emergere è l’immagine di una casa aristocratica in decadenza, in cui i segni di fasti passati si confondono con l’erosione del tempo, come se l’edificio stesso fosse intriso di “polvere”. Questa casa metaforica si popola di elementi che diventano simboli di una “eredità spettrale”: tappeti decorati con fotografie spiritiche di epoca vittoriana, teschi in sequenze ripetitive, guanti di pelle scamosciata di dimensioni sproporzionate. Ogni oggetto assume qui una connotazione enigmatica, lasciando emergere un linguaggio visivo che richiama il surrealismo e il grottesco, un linguaggio che sembra svelare e occultare allo stesso tempo.

Particolarmente interessante è la presenza di un video in cui una figura femminile appare con il corsetto semi-slacciato, mentre il suo corpo traslucido lascia intravedere muscoli e organi. Questo corpo parzialmente disvelato e riflesso in uno specchio sembra incarnare il tema dell’entropia e della rivelazione, elementi chiave nella cosmologia immaginata da Shani. L’immagine della donna che si osserva nello specchio rimanda a una riflessione interiore: “Il mondo per me era un segreto”, dichiara una voce nel video, alludendo a una dimensione che esiste tra il visibile e l’invisibile, tra l’accumulo e la disgregazione.

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

In quest’epoca di rovina e ipercapitalismo, Lavish Phantoms of the House of Dust diventa una metafora della condizione contemporanea; rappresenta non solo un luogo fisico, ma uno spazio mentale, in cui le ombre del passato si mescolano ai segni di un presente frammentato. Il visitatore è il vero elemento infestante, chiamato a diventare parte di questa “infestazione collettiva”, a riflettere sul ruolo che ognuno di noi gioca nel mantenere in vita il fantasma di una realtà decadente e fragile.

 

S. F. C.

 

Tai Shani

Lavish Phantoms of the House of Dust

Gió Marconi, via Alessandro Tadino, 15, Milano

4 Ottobre 2024 - 20 Dicembre 2024

 

PHOTO GALLERY

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

Tai Shani, Lavish Phantoms of the House of Dust. 04.10. – 20.12.2024. Installation view. Gió Marconi, Milan

Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

 

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