CAPRICCI DEL SUBCONSCIO: LA MOSTRA PERSONALE DI ANIELA PRESTON

Pubblicato il 27 marzo 2024 alle ore 11:00

“Cheaper than Therapy”, la mostra personale di Aniela Preston presso L.U.P.O., offre uno sguardo penetrante nell'opera dell'artista, dove si abbandonano le costrizioni della razionalità per immergersi nell'inconscio, un territorio che per l’artista è superiore alla logica. Attraverso l'uso ricorrente del leone come simbolo di forza e isolamento, Preston riflette sulla propria esperienza umana e sulle sfide morali della società contemporanea. La mostra sfida il pubblico a confrontarsi con la realtà scomoda che spesso scegliamo di ignorare, offrendo un'esperienza artistica che invita alla riflessione e all'introspezione.

 

Ph credits: Pietro Cisanni

 

Nel caos affannoso della vita moderna e della società consumista performante, dove la realtà sembra spesso pesante e opprimente, trovare conforto può diventare una ricerca incessante, quasi più stressante dell’affanno. È in questo intricato labirinto dell'esistenza che Aniela Preston, artista originaria di Coventry, Regno Unito, ci conduce con la sua prima mostra personale, intitolata Cheaper than Therapy, esponendo una selezione delle sue opere più recenti.

Definendo le sue creazioni come dei capricci, Preston abbraccia il mondo fantastico del subcosciente come un rifugio dalla dura realtà. L'artista si libera dalle catene della sensibilità e del controllo, immergendosi nell'inconscio, una dimensione che ritiene superiore alla razionalità. Attraverso questa mitizzazione del quotidiano, Preston offre una via di fuga dalle restrizioni imposte da una società che spesso promuove il conformismo e perpetua l'ingiustizia sistematica. Come afferma l'artista stessa, le sue opere "non devono avere senso. Probabilmente è meglio così".

 

200x150 self portrait at 25, 2024 

 

Al di là dell'apparenza eccentrica, Cheaper than Therapy affronta il tema dell'isolamento e dell'autoesilio artistico. Preston trasforma visivamente la solitudine in un rifugio, un'isola da lei stessa creata, un'oasi lontana dalla cacofonia delle crudeltà umane e dalle dure realtà del mondo contemporaneo. "Non ho paura di Dio, ho paura dell'uomo", spiega l'artista, utilizzando la disperazione e la tristezza come motore creativo. Il leone, figura ricorrente nelle sue opere, diventa così non solo un soggetto, ma un canale attraverso cui Preston esprime la sua personale tristezza e riflette sull'esperienza umana. Un leone solitario, distante dal suo orgoglio, può sembrare fuorviante, ma rappresenta anche la fiducia in sé stesso e la capacità di sopravvivenza.

In un'epoca dominata da immagini di shock e brutalità, Preston intraprende una strada alternativa. Intrecciando tecniche classiche con prospettive contemporanee, l'artista crea una narrazione visiva senza tempo ma estremamente rilevante. Attraverso le sue opere, ci sfida a riflettere sulle sfide morali eternamente presenti nella società umana. "Credo che non abbiamo imparato nulla", dichiara con franchezza, mettendo in discussione il nostro progresso come civiltà.

 

Ph credits: Pietro Cisanni

 

Nella poetica e nella narrativa dei suoi lavori pittorici, l’artista Preston il ritratto dei suoi doppelgänger, oscure rappresentazioni del proprio Io che fungono da osservatori silenziosi, quasi sfingei. L'uso dell'autoritratto mira a riflettere la personale tristezza dell'artista di fronte al non ritorno tragico dell'umanità verso l’autodistruzione apocalittica e la perenne angoscia che ne consegue, così come la sua personale colpevolezza, evidenziata dagli abiti esagerati che indossano, metafore visive del consumismo eccessivo.

Nonostante i vividi paesaggi onirici, Preston ci sottopone a una verità scomoda: siamo intrappolati in un sonno collettivo. Cheaper than Therapy ci spinge a svegliarci da queste fantasticherie, a confrontare le realtà inquietanti che spesso preferiamo ignorare. In un'epoca di rapido progresso tecnologico, le opere di Preston offrono un rifugio per l'introspezione, dimostrando che, a volte, la terapia più profonda si trova in un pennello carico di colore.

 

S. F. C.

 

Aniela Preston

Cheaper than Therapy

L.U.P.O., Corso Buenos Aires 2, Milano

29 Febbraio – 4 Aprile 2024

 

PHOTO GALLERY

 

Ph credits: Pietro Cisanni

 

20x30 when nature inevitably fights back, 2024 

 

30x30 impending doom, 2024 

 

Ph credits: Pietro Cisanni

 

100x100 beauty & the beast 

 

100x100 united kingdom 2023 

 

Ph credits: Pietro Cisanni

 

100x100, a lovely day for a tragedy, 2023 

 

120x150 why wouldn't you want me, 2023 

 

150x120 i am not afraid of god, i am afraid of man, 2023 

 

150x200, when reality demands fantasy, 2024

 

a lovely day for a tragedy, 100x100 

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