ILLUSIONI SOSPESE: LA MOSTRA DI MARIO GARCIA TORRES CHE SFIDA LA REALTÀ

Mario García Torres, Gettare la spugna , installation view at Galleria Massimo Minini, Brescia.

Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo credit: Andrea Gilberti – Alberto Petrò

La Galleria Massimo Minini di Brescia è attualmente sede di una straordinaria mostra dedicata alla ricerca espressiva di Mario Garcia Torres, un artista il cui lavoro è stato profondamente influenzato dai maestri concettuali del passato. Attraverso un'ispirazione che abbraccia nomi illustri come Félix González-Torres, James Lee Byars, Cerith Wyn Evans, Gino De Dominicis e, in particolare, Alighiero e Boetti, Torres ci porta in un viaggio attraverso la sospensione del tempo e la confusione tra realtà e finzione artistica.

L'incontro di Torres con l'eredità di Alighiero e Boetti ha avuto luogo sull'Isola di San Giorgio Maggiore, durante una mostra dedicata a Boetti chiamata minimum/maximum. È interessante notare come Torres abbia dedicato lunghi anni ad esplorare e interpretare l'eredità artistica di Boetti, un artista le cui opere sono intrise di una profonda riflessione sul concetto di tempo.

Mario García Torres, Gettare la spugna , installation view at Galleria Massimo Minini, Brescia.

Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo credit: Andrea Gilberti – Alberto Petrò

Torres, nel corso della sua carriera, ha mostrato una predilezione per le storie sospese, dando vita a opere che si nutrono di ricerche approfondite sui grandi maestri concettuali e che talvolta portano alla completamento di opere d'arte incompiute. Con mostre personali in istituzioni prestigiose come lo Stedelijk Museum, il Museo Reina Sofia di Madrid e il Walker Art Center, Torres ha dimostrato la sua abilità nel giocare con gli eventi fortunati e i miraggi, sfidando il pubblico con una fusione di verità e finzione artistica.

Una delle opere chiave in mostra è la reinterpretazione dell'autoritratto di Alighiero Boetti, intitolata Mi fuma il cervello. In questa installazione, l'autoritratto si smaterializza, lasciando solo un tubo che bagna spugnette diventate improvvisamente pesantissime. Questa creazione non solo rivela l'abilità di Torres nel confondere passato e presente, ma mette anche in evidenza la sua capacità di giocare con la funzionalità attesa e il suo sorprendente contrario.

Mario García Torres, Gettare la spugna , installation view at Galleria Massimo Minini, Brescia.

Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo credit: Andrea Gilberti – Alberto Petrò

L'energia e la leggerezza che caratterizzano le opere di Torres si manifestano anche nelle sculture che accolgono i visitatori all'ingresso della mostra. Queste opere giocano con il concetto di accoglienza e meraviglia, invitando il pubblico a esplorare un universo di storie sospese e illusioni artistiche.

In definitiva, la mostra di Mario Garcia Torres presso la Galleria Massimo Minini è un'esperienza straordinaria che invita il pubblico a riflettere sulla natura sfuggente della realtà e a esplorare il confine tra verità e finzione artistica attraverso il lavoro di un artista che sa mescolare abilmente passato e presente, originale e rievocazione.

S. F. C.

Mario García Torres

Gettare la spugna

Galleria Massimo Minini, via Apollonio, 68, Brescia

24 Febbraio – 8 Maggio 2024

PHOTO GALLERY

Mario García Torres, Gettare la spugna , installation view at Galleria Massimo Minini, Brescia.

Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo credit: Andrea Gilberti – Alberto Petrò

Mario García Torres, Gettare la spugna , installation view at Galleria Massimo Minini, Brescia.

Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo credit: Andrea Gilberti – Alberto Petrò

Mario Garcia Torres, Pastiche Table, n.d., granite, 60×170×103 cm

Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo credit: Andrea Gilberti – Alberto Petrò

Mario Garcia Torres, Brutalist Sculpture, n.d., granite, 51×175×95 cm

Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo credit: Andrea Gilberti – Alberto Petrò