IL GIARDINO SEGRETO DI GALLERIA FUMAGALLI

Pubblicato il 19 settembre 2023 alle ore 11:00

Il 13 Settembre 2023, in una giornata uggiosa, ha inaugurato presso la Galleria Fumagalli di Milano la mostra collettiva “Non perdere il sentiero per via degli alberi” a cura di Maria Vittoria Baravelli. A esporre sono stati chiamati a collaborare e a riflettere in comunione cinque artisti provenienti da esperienze e linguaggi all’apparenza incompatibili fra di loro. Quello che viene messo in mostra è il viaggio di crescita e riflessione percorso assieme negli ultimi mesi, ricercando sul significato del giardino come spazio verde dove rifugiarsi nel cuore della casa.

 

Non perdere il sentiero per via degli alberi, a cura di Maria Vittoria Baravelli, Galleria Fumagalli, Milano 2023. Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

“If you look the right way, you can see that the whole world is a garden.”

(Frances Hodgson Burnett, Il giardino segreto.

Traduzione: Se guardi bene, puoi vedere il mondo intero come un giardino)

 

L’estate sta morendo piano piano e il cielo di Milano si tinge di striature nebulose, primo segno dell’autunno che si avvicina con le piogge. Infatti, mentre mi dirigo verso la Galleria Fumagalli, sento la pelle che viene colpita da piccole gocce, lacrime di cielo che tingono l’asfalto.

Un riparo è la galleria che accoglie il suo pubblico in uno spazio dove c’è un’esplosione di vita completamente nuova, fresca come l’acqua che scroscia da una fontana installata in un angolo del grande salone luminoso. Si tratta di un’installazione del giovane artista Luigi Pensa, che mi racconta il percorso che l’ha portato a esporre le opere in mostra.

 

Non perdere il sentiero per via degli alberi, a cura di Maria Vittoria Baravelli, Galleria Fumagalli, Milano 2023. Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

La fontana e il suo design particolarmente semplice, quasi infantile, nascono dall’idea di recuperare materiali di scarto, abbandonati in discarica, dandogli un’identità e una funzionalità completamente nuove, dove l’acqua scorre e accompagna la visione della mostra come in un piccolo giardino zen. La genesi artistica di Pensa è da ritrovarsi nella difficoltà di dover etichettare forzatamente un corpo, un oggetto, collocandolo in una determinata categoria piuttosto che un’altra. Lavorando a stretto contatto con il fashion design e la questione della sostenibilità, nei pezzi di Pensa si ritrova il senso di una grande domanda: “Dove andremo per ritornare al punto di adesso?”.

Questo quesito ronza nella mia testa mentre contemplo il grande specchio distorto su cui si riflette tutto lo spazio che mi circonda; nel mentre l’artista mi racconta delle macchie sullo specchio che si rincorrono come in un cerchio infinito. Sono stampe serigrafate del pianeta Terra visto a distanza e con il moto circolare, è come se aprissero un passaggio verso una nuova dimensione. Tuttavia, riflettiamo insieme sul significato dello specchio come portale: siamo già dentro questo mondo parallelo?

Arricchiscono la poetica di Luigi Pensa e la sua fresca versatilità delle scansioni in 3D di un sasso, di sfumature delicate di colori caldi, come un vero e proprio esempio di archeologia digitale, suggerita anche dalla disposizione delle rocce che richiamano a memoria il monumento prestorico di Stonehenge.

 

Luigi Pensa, I wish, I wish with all my heart, stampa 3d, acido polilattico, 2023

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Nella mostra presso la realtà di Galleria Fumagalli, il recupero e l’essenzialità delle forme sono dei topoi che tornano anche nell’indagine artistica di Clara Cebrian, artista madrilena di adozione siciliana. Le radici nomadi di Cebrian si riflettono nel suo operato artistico, che attinge a piene mani dai differenti background culturali in cui si immerge; per esempio, le ceramiche esposte si ispirano alla tradizione della lavorazione di ceramica e argilla della città catanese di Caltagirone. Le anfore plasmate dall'artista sono una metafora ricca di significati, un prestito storico alla tradizione culturale dell'area meridionale del continente europeo che si affaccia sul Mar Mediterraneo: infatti, possiamo trovarci un richiamo alle colonie della Magna Grecia che si sono insediate nella zona sicula. E ancora un ulteriore rimando alle tradizioni funerarie dell'area del Peloponneso in Età Arcaica in cui il vaso è simbolo dell'utero materno in cui ritorna il defunto dopo il trapasso, venendo interrato a contatto con la Madre Terra.  Il ritorno al passato e alle origini è un tema caro a Clara Cebrian, che lo mette al centro di una serie di quadri dal sapore autobiografico: istanti di vita immortalati in segni e disegni, con un tratto infantile, ingenuo. 

 

L'aspetto materno, nel senso di legame con la Grande Madre, e femminile sono componenti che vengono portate alla luce nel lavoro di un'altra artista, Costanza Starrabba, che per la mostra alla Galleria Fumagalli espone due quadri che dialogano silenziosamente l'uno con l'altro, guardandosi negli occhi come in uno specchio magico. Lo stile e il linguaggio artistico di Starrabba catturano subito l'attenzione, per via dei colori accesi e dei volumi ampi ed esagerati, ma comunque armonici: per le forme fluide, le  sfumature di colore, i significati intrinsechi alle pennellate, i quadri di Starrabba ricordano i quadri di Georgia O'Keeffe, Tamara De Lempicka e Austin Lee. Ma c'è molto più di questo, c'è molto di più di richiami a grandi nomi della storia dell'arte: c'è una personalità palpitante ed euforica che esplode sulla superficie bidimensionale esposta in mostra. I quadri di Costanza Starrabba colpiscono anche perché è difficile categorizzarne la struttura: sono finestre edicole

L'artista spiega che entrambe le risposte possono essere giuste, perché il percorso che l'ha portata a quella sintesi visuale è il frutto di diverse tappe: dallo studio agiografico della vita delle sante venerate nella chiesa cristiana alla concezione matriarcale dei culti della Grande Madre che vede la Terra come origine della vita, proprio come una madre. Quello che rende l'opera di Starrabba particolare è la questione del doppio sguardo che si crea tra l'occhio spettatore e il punto di vista dell'opera: siamo al contempo oggetto e soggetto della visione.

 

Clara Cébrian, Vaso I -II - III, argilla, 2023 

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Clara Cébrian, Hydra, Greece: JuneSaro, Spain: AugustSyracusa, Italy, July, olio su tela, 2023

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Costanza Starrabba, Donna in finestra che osserva un paesaggio con aria sognante, pittura digitale a velature e stampa giclée su Carta cotone Fine Art 315g, cornice di legno dipinto a mano con smalto e acrilico

Costanza Starrabba, Paesaggio osservato da donna sognante in un giorno di sole, pittura digitale a velature e stampa giclée su Carta cotone Fine Art 315g, cornice di legno dipinto a mano con smalto e acrilico

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Le opere sono storie che si intrecciano come radici nutrite dal terreno fertile del talento e si snodano verso l'alto come rami di un albero che tende sempre più in alto. Perché in un mondo fluido, iperconnesso e surriscaldato, non liquefarsi per poter essere tutto, è il primo passo per poter essere ancora qualcosa.

(Dal comunicato stampa Maria Vittoria Baravelli, curatrice della mostra Non perdere il sentiero per via degli alberi)

 

Intrecci di storie e ricordi, come fili d’erba nei campi, sono al centro dell’opera di Luca Boffi che, in occasione della mostra Non perdere il sentiero per via degli alberi, espone un panello di telo su cui sono intrecciati fili d'erba proveniente dal campo che Boffi vede tutti i giorni fuori dalla sua casa. Quello che viene esposto, quindi, è un paesaggio interiore legato al ricordo dello spazio che chiamiamo casa e alla purezza della memoria. L'artista racconta di aver preso l'ispirazione quando, di ritorno da un viaggio, ha visto l'alba che sorgeva su quel campo: in un momento di spleen, ha catturato quell'istante e in questo piccolo scatto si racchiude la genesi di un'opera altamente intima e personale. 

Un aspetto peculiare dell'opera di Boffi riguarda la dimensione olfattiva, che il pubblico è invitato a esplorare avvicinandosi al pannello esposto e respirando a pieni polmoni il profumo della terra, calda e fertile, che ha dato vita a quel tappeto di erba e grano, prima che questi venisse mietuto. 

 

Luca Boffi, Dinanzi casa un campo di grano, fotografia su tulle, erba essiccata, legno, 2023

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

L'indagine visuale di Boffi dal sapore frugale ed essenziale dialoga in forte contrasto con la versatilità eccentrica delle opere di un artista del calibro di Hisayuki Amae, artista e designer giapponese di origine e cosmopolita d'adozione. 

Anche per capire l’eccentricità massimalista di Amae bisogna capire che c’è stata una crescita alle spalle di questo tipo di espressività; l’artista stesso racconta di come sia stato un percorso lungo e tortuoso quello che lo ha portato a lasciarsi alle spalle un linguaggio di scuola duchampiana, estremamente concettuale. Questo abbandono graduale ha portato Amae ad abbracciare un linguaggio che sente più autentico e libero, utilizzando materiale di recupero e scarti per creare forme vicine alla formazione da desginer dell’artista, dove i sensi della funzionalità e dell’estetica scorrono insieme sugli stessi binari.

 

S. F. C. 

Hisayuki Amae, Luca Boffi, Clara Cebrian, Luigi Pensa, Costanza Starrabba

Non perdere il sentiero per via degli alberi

A cura di Maria Vittoria Baravelli

Galleria Fumagalli, via Bonaventura Cavalieri 6, Milano

13 Settembre - 13 Ottobre 2023

 

Hisayuki Amae, Artroomchair, continuous evolving chair, tecnica mista, 2009-2023

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

PHOTO GALLERY

 

Luigi Pensa, Portal to Paradise, serigrafia su specchio di acciaio inox, 2023

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Non perdere il sentiero per via degli alberi, a cura di Maria Vittoria Baravelli, Galleria Fumagalli, Milano 2023. Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Hisayuki Amae, Patajewel, patata essiccata, perle, cristalli, pittura, legno, 2023

Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Non perdere il sentiero per via degli alberi, a cura di Maria Vittoria Baravelli, Galleria Fumagalli, Milano 2023. Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

Non perdere il sentiero per via degli alberi, a cura di Maria Vittoria Baravelli, Galleria Fumagalli, Milano 2023. Photo © Lucrezia Roda.

Courtesy Galleria Fumagalli

 

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