POVERA CARNE CHE NON MANGIA CARNE: ECHI DI UMANITÀ NELL'ABISSO DELL'ANTROPOCENE

Pubblicato il 13 febbraio 2024 alle ore 11:00

Dal 10 al 17 Febbraio 2024, la galleria Arti Laide di Gallarate ospita la mostra collettiva "Povera carne che non mangia carne" a cura di Asia Lupo e Antonio Shllaku. Attraverso il linguaggio artistico di giovani artisti, il filo rosso che collega le opere esposte si basa sullo sfidare le convenzioni sociali e artistiche dell'Antropocene attuale.

 

Exhibition view, Povera carne che non mangia carne, a  cura di Asia Lupo e Antonio Shllaku

 

Nelle silenziose stanze dello spazio culturale Arti Laide di Gallarate, una nuova esposizione artistica ha preso vita, catturando l'attenzione di coloro che desiderano immergersi nell'arte più avanguardista e provocatoria. La mostra collettiva, dal titolo Povera Carne che non Mangia Carne", curata con maestria da Asia Lupo e Antonio Shllaku, è molto più di una semplice esposizione: è un viaggio attraverso le menti e le visioni di giovani artisti desiderosi di sfidare le convenzioni e di esprimere il loro sguardo unico sul mondo contemporaneo. Insomma, è una vera e propria soffiata d’aria fresca per il panorama dell’arte contemporanea che si confronta con i linguaggi e le esigenze di giovani artisti, ma soprattutto giovani cittadini del mondo.

All'interno di Arti Laide, le pareti raccontano storie attraverso opere con sfumature e forme di linguaggi artistici personali e individuali, che includono sculture, installazioni video, video mapping, animazioni 3D, illustrazioni e scritti: la varietà di linguaggi è un dettaglio assai importante per capire l’essenza della mostra.  Infatti, incarnano l’ambiguità opprimente e soffocante della società contemporanea, lacerata dalla nevrosi della performance, introducendo la contraddizione stessa nel processo creativo come forma di risoluzione. La varietà di elementi presenti nel percorso espositivo sono una chiara metafora della diversità e complessità del linguaggio umano.

 

Gabriele Gandini, Archivio 01: La polvere del tempo, mixed media, 2024, Como

 

La dimensione caleidoscopica in cui si allestiscono le opere fa sì che quest’ultime non siano solo manifestazioni artistiche, bensì incarnano l’essenza di testimonianze dell'essenza umana di questi giovani artisti, costantemente immersi nella lotta quotidiana tra ordine e libertà, struttura e caos.

Da questo punto di vista, l'esposizione Povera carne che non mangia carne si propone di offrire una visione multiforme dell'ambiguità sociale attraverso la coesistenza di linguaggi e media; in questo contesto si delinea un contrasto significativo tra l'individuo e l'artista, desiderosi da un lato di struttura e ordine e, dall'altro, di libertà e assenza di regole.

Riflettendo sulle angosce che hanno caratterizzato gli albori del XX e XXI secolo, l'esposizione intende esplorare il disincanto verso una realtà percepita come condannata verso una lenta, inesorabile discesa verso il baratro della catastrofe. Attraverso il prisma dell'arte, le opere esposte sono il riflesso di una realtà condannata ad autosgretolarsi sotto il peso della produttività e dell'iperstimolazione, lasciando spazio a un universo di allucinazioni e contraddizioni. È in questo scenario che gli artisti emergono come guide in un viaggio attraverso il labirinto della modernità, abbracciando l'estetica del brutto e del grottesco per sfidare i canoni tradizionali dell'arte.

 

Victor Ferdinando Manzoni, Tanja è l'unica rimasta, video installazione, 19', 2024, Milano-Russia

 

Tuttavia, in mezzo al caos e alla confusione, si intravede una nuova forma di bellezza, una bellezza che abbraccia il fallimento e l'errore come parte integrante della condizione umana. È questa estetica del brutto che si afferma nel panorama artistico contemporaneo, aprendo la strada a una nuova era di esplorazione e sperimentazione. Ed è così che gli artisti contemporanei si ergono come pionieri di una nuova visione, pronti a ridefinire il ruolo stesso dell'artista nella società moderna, mentre le fondamenta dell'arte tradizionale vengono scosse dalle tempeste del cambiamento.

Questi giovanissimi Don Chisciotte contro i mulini a vento dell’Antropocene performante cercano di trovare la traccia di un ultimo, seppur flebile, respiro di umanità. In un’era devastata dalla tecnologia e dall’annichilimento dei rapporti interpersonali, la carne del corpo è l’ultimo baluardo di speranza che ci resta per sentirci ancora umani, troppo umani.

Povera Carne che non Mangia Carne diventa così un manifesto di libertà creativa e di ribellione contro le convenzioni. È un invito a esplorare i confini della percezione umana, a abbracciare le contraddizioni e a celebrare la bellezza nella sua forma più autentica e imperfetta. In un mondo sempre più omologato e prevedibile, questa mostra ci ricorda che l'arte è e sarà sempre una fonte di ispirazione e di speranza, un faro di luce nell'oscurità dell'incertezza.

 

S. F. C.

 

Andy McFly, Antonio Shllaku, Asia Lupo, Aura Monsalves Muñoz, Brando Argenio, Camilla Bortolini, Claudia Gigliotti, Gabriele Giovanni Gandini, Giorgio Parisi, Giovanni Carboni, Guglielmo Anfossi, Francesco Morresi, Giorgia Fiorentino, Lorenzo Colli, Veronica Fay, Victor Ferdinando Manzoni

Povera carne che non mangia carne

A cura di Antonio Shllaku e Asia Lupo

Arti Laide Studio, via Mazzini 11, Gallarate (VA)

10 Febbraio – 17 Febbraio 2024

 

PHOTO GALLERY

 

Veronica Fay, La nausea è il mal di male, mixed media, caramelle Lokum, morsi su saponette, 50 x 80 x 60 cm, 2024, Milano

 

Asia Lupo, Fast Life: Non c’è Tempo per diventare intelligenti, Desktop Documentario, 7' 27'', 2023-2024, Milano

 

Asia Lupo, Fast Life: Non c’è Tempo per diventare intelligenti, Desktop Documentario, 7' 27'', 2023-2024, Milano

 

Brando Argenio, Ossi d'azione, le mani chino, Scultura, Fili di ferro e polvere di ferro, 30 x 30 x 30 cm, 2023-2024, Pavia

 

Gabriele Gandini, Archivio 01: La polvere del tempo, mixed media, 2024, Como

 

Gabriele Gandini, Archivio 01: La polvere del tempo, mixed media, 2024, Como

 

Gabriele Gandini, Archivio 01: La polvere del tempo, mixed media, 2024, Como

 

Francesco Morresi, Exuviae, serie di dipinti olio su pannello30 x 40 cm, 20x30 cm, 2022, Bologna

 

Francesco Morresi, Exuviae, serie di dipinti olio su pannello30 x 40 cm, 20x30 cm, 2022, Bologna

 

Francesco Morresi, Exuviae, serie di dipinti olio su pannello30 x 40 cm, 20x30 cm, 2022, Bologna

 

Giorgio Parisi, Il mito di Galatea, video, 4' 22'', 2024, Milano

 

Gabriele Gandini, Asia Lupo, Antonio Shllaku, Le interiora sono più buone essiccate al sole, Video performance, 8 min e 16 sec, 2024, Milano.

 

Lorenzo Colli, Drob N°2, scultura, Polistirene, Rose artificiali, Legno, 118 x 60 x 26.5, 2022-2023, Roma.

 

Aura Monsalves, Fissidens microstictus, mixed media, 160 x 190 cm, 2023, Roma

 

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